Ne hanno parlato Ilaria Perrelli presidente della Consulta Regionale per la Condizione della Donna ed Elisa Laudiero responsabile CGIL area Torrese Stabiese. Nel corso della serata hanno portato la loro testimonianza due lavoratrici, Maria Mauriello e Anna Di Maria dipendenti dell’azienda PrimaVera di Torre Annunziata.
Ha introdotto l’argomento e dunque avviata la discussione, la presidente dell’associazione “l’Incrocio delle Idee” Giovanna Massafra che opportunamente ha sottolineato il come la giornata ha avuto origine e perché si celebra ogni anno, per provare a “demolire” il concetto di festa che da più parti viene definita.
Si ricorda, tra i tanti episodi che segnano convenzionalmente detta giornata, la morte di 129 operaie morte, impossibilitate a mettersi in salvo, nel rogo di una industria tessile americana.
La responsabile della CGIL ha affrontato la questione mettendo in evidenza come nulla è cambiato rispetto al passato relativamente alla condizione di lavoro delle donne e dunque la precarietà, la poca sicurezza sul lavoro, la disparità di trattamento economico, la difficoltà di trovare lavoro, la costrizione ad essere in moltissimi casi inattive per mancanza di servizi e dunque la scelta obbligata, per una cultura patriarcale ancora presente, a rinunciare al lavoro.
A seguire due testimonianze positive dal punto di vista personale, ma tante sottolineature ed episodi di discriminazioni e disuguaglianze di trattamenti rispetto al genere.
Ilaria Perrelli ha messo in evidenza, nel suo intervento ricco di dati e riferimenti legislativi nazionali e regionali, di come nulla è accaduto, contrariamente alle aspettative dopo la pandemia, relativamente ai diritti delle donne che un po’ alla volta si stanno perdendo.
Ma ha anche evidenziato come la cultura della donna, e soprattutto delle nuove generazioni, si stia modificando, ovvero il rifiuto di queste ultime a partecipare al mercato del lavoro, alla loro rassegnazione, al non aspirare ad una loro indipendenza, insomma un ritorno indietro molto preoccupante.
Ma anche donne costrette a rinunciare al lavoro quando diventano mamme per difficoltà oggettive, insomma una nuova situazione e dati allarmanti che meriterebbe un opportuno approfondimento.
La Perrelli ha poi ricordato una legge regionale proposta dalla Consulta da lei presieduta, scritta congiuntamente alle organizzazioni sindacali, a proposito della tutela dei diritti delle donne.
Alcune domande da parte dei presenti che hanno attestato, sempre più, la necessità di affrontare queste tematiche, il capire sempre di più e meglio, il provare a non banalizzare giornate e temi importanti.
L’iniziativa è stata organizzata con la collaborazione della Consulta Regionale per la Condizione della Donna.