Dopo il saluto della vice presidente del Circolo Internazionale che ha ospitato l’iniziativa, Giovanna Massafra, presidente dell’associazione socio culturale l’Incrocio delle Idee, ha dato il via alla presentazione del volume titolato “LIBERO D’ORSI – Le inutili avventure”, di Angelo Acampora, edito dalla stessa associazione.
Dopo un caloroso saluto ai tantissimi cittadini intervenuti, la stessa ha confermato, con evidente amarezza e tristezza, l’annunciata sospensione delle attuali attività del sodalizio.
Opportunamente non è entrata nel merito della questione, che merita sicuramente altri contesti, ma ha sottolineato l’importanza della serata relativamente alla ricerca effettuata dall’autore che l’associazione ha voluto portarla all’attenzione della comunità occupandosi della sua pubblicazione.
Ma non ha evitato di fare cenno al dramma che si sta vivendo ad Afragola con il femminicidio della quattordicenne Martina Carbonaro.
Subito dopo l’intervento canoro di Anna Spagnuolo che ha eseguito un valzer titolato “Piccola bambola” di Libero D’Orsi, musica di Gisa Conte, frutto anch’esso della ricerca di Acampora e riportata nel volumetto.
L’autore nel suo intervento ha preferito non illustrare il contenuto del libro per dare la possibilità di scoprire il tutto attraverso la lettura dello stesso, ma ha raccontato il come è giunto a trovare soluzione al complicato enigma della casa natale, svelando appunto la sua esatta ubicazione.
Una straordinaria e gustosa ricerca del Libero D’Orsi prima del 1950, ovvero sino a quando cominciarono le sue avventure da archeologo consegnando alla comunità le ville romane site nella zona collinare.
Presente in sala la direttrice del Museo stabiese Libero D’Orsi, dott.ssa Maria Rispoli, che è stata invitata ad intervenire.
Dopo essersi complimentata per l’iniziativa, nel suo breve intervento ha evidenziato alcuni aspetti sulla figura del prestigioso personaggio stabiese e fatte anche alcune precisazioni sul rapporto di quest’ultimo con le istituzioni che intanto vanno contestualizzate e che comunque erano finalizzate a costringere la sovraintendenza dell’epoca ad intervenire sulle sue scoperte.
Ai tre ospiti la presidente Massafra ha fatto omaggio del segnalibro metallico traforato, progetto del sodalizio, raffigurante la Cassarmonica e il Vesuvio.
Tutti gli intervenuti sono stati invitati a trasferirsi nel centro antico, Arco della Pace, presso la casa dove ha visto i natali il protagonista della serata, dove è stata posta e scoperta una targa in sua memoria.
Madrina della serata la pronipote di Libero D’orsi Teresa Moricone.
Ad attendere i tantissimi cittadini che si sono portati sotto l’Arco della Pace i condomini del palazzo, che oltre ad aver collaborato significativamente alla preparazione del tutto, hanno accolto calorosamente “cittadini turisti nella propria citta”, come ha affermato Giovanna Massafra, rassettata e pulita la strada, offerto un gustosissimo rinfresco.
Bella e significativa serata che oltre alla ricerca e alla pubblicazione del volume, ha evidenziato una serie di possibili riflessioni che auspicabilmente andrebbero analizzate.
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