All’interno di un meraviglioso androne di un palazzo del centro antico, presentato il libro “La memoria si racconta – Storie e racconti personali che diventano collettivi” (Utopia Edizioni), prodotto dall’Associazione Socio Culturale l’Incrocio delle Idee.
Una serata che meriterebbe una cronaca dettagliata per la sua valenza culturale, per i suoi racconti, i ricordi personali e no degli anziani stabiesi coinvolti, i loro frammenti di vita personali e collettivi.
Una cronaca che non può sicuramente essere compressa in un comunicato stampa o in una nota da postare su i social per raccontare la partecipazione, l’emozione della serata, l’importanza emersa di rendere partecipi gli anziani, di avvalersi della loro esperienza, quanto ancora hanno da dire e da dare alla comunità.
Quattordici volontarie/i che hanno aderito alla nostra idea e diciannove anziani che sono stati disponibili a raccontarsi.
Erano quasi tutti presenti all’iniziativa se pure alcuni accompagnati dai loro cari, seduti in prima fila perché era di loro che si è parlato.
Una serata che ha visto la partecipazione di almeno quattro generazioni, la soddisfazione dei responsabili del sodalizio, il piacere esternato in vari modi di che è rimasto soddisfatto di aver trascorso una serata appagante e che era lì per scelta e non per rispondere a un invito dell’amico.
La prefazione del libro è stata curata dalla docente Tiziana Esposito che non è potuta intervenire ed è stata l’attrice regista Giulia Conte a leggerla. Incipit di detta prefazione riporta alcuni versi di una canzone scritta da Mariella Nava e portata al successo Da Renato Zero, “Spalle al muro” che per l’occasione è stata interpretata da Giuliana Mura e Gaetano Aiello, provocando la caduta di qualche lacrima d’emozione su alcuni volti.
E’ intervenuta Giovanna Massafra, presidente dell’Associazione, che ha illustrato la finalità del libro, il come è nata l’idea, il percorso fatto, il coinvolgimento dei volontari e degli anziani, l’esperienza fatta da tutto il gruppo dirigente in maniera diretta e indiretta.
A seguire l’attore Gianfelice Imparato che dopo aver posto l’accento, l’importanza di fissare ricordi che appartengono alla collettività, e quella di cominciare a fermarsi su quello che può essere il futuro di una comunità in estrema sofferenza, ha raccontato alcuni episodi del suo vivere a Castellammare in un palazzo poco distante da quello dove si è tenuta l’iniziativa.
A coordinare il tutto, arricchito da commenti e considerazioni legati ai contenuti del libro e di quanto stava accadendo di positivo nella serata, il giornalista Renato Rizzardi.
Agli anziani è stata poi donata la loro foto che è riportata nel libro all’inizio del racconto, foto realizzate da Enzo Longobardi.
Insomma una bella esperienza che si auspica per un suo futuro, un libro da leggere e conservare.
E’ possibile richiederlo presso l’associazione in via Gesù, 29; contattando il 3280294518 – 08119204518 e in alcune librerie e edicole.
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