Cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre. Un apprezzabile provvedimento del Consiglio comunale di Castellammare di Stabia
Apprendiamo che il Consiglio comunale di Castellammare di Stabia, tenuto il 23 dicembre scorso, ha approvato all’unanimità, la proposta di un ordine del giorno, presentato dal consigliere comunale Tonino Scala, con il quale si impegna il sindaco e l’amministrazione comunale a disporre tutti gli atti necessari per conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre.
Un provvedimento che l’Associazione l’Incrocio delle idee auspicava, che apprezza e che ritiene di estremo valore, non solo per onorare la personale storia della senatrice ma anche per quello che rappresenta per Castellammare di Stabia per quel drammatico momento storico che gli ha conferito la medaglia d’oro al merito civile.
Un riconoscimento che stanno adottando moltissime città italiane che attesta anche un segnale importante affinché le istituzioni siano sempre vigili e dunque pronte ad attivarsi per una lotta all’antisemitismo, contro ogni forma di discriminazione e di violenza.
Un riconoscimento per mantenere viva la memoria di cosa rappresenta quel momento storico di cui la senatrice Segre è stata vittima e che da sempre la sua costante e instancabile azione di testimonianza di esperienze terrificanti e la sua lotta per combattere ogni forma di razzismo e xenofobia, è per tutti noi un estimabile valore.
Com’è noto alla senatrice Liliana Segre, sopravvissuta del campo di concentramento di Auschwitz, nelle scorse settimane gli è stata assegnata una scorta per le numerosissime minacce e insulti che ha ricevuto, e questo ancora di più dimostra quanto importante è per noi e soprattutto per le nuove generazioni tenere viva la memoria e difendere con ogni mezzo democratico e civile la libertà, il rispetto della dignità degli altri, per combattere ogni espressione di odio e di violenza, per una società pluralista e democratica.
Un provvedimento del Consiglio comunale stabiese che assume una maggiore valenza, perché all’unanimità e votata anche da rappresentanti di partiti che a livello nazionale hanno tutt’altro atteggiamento.