Così come annunciato, domenica 20 ottobre 2024 è stato proiettato il docufilm dal titolo “UN PAESE DI RESISTENZA” di Shu Aiello e Catherine Catella.
Iniziativa proposta dall’Associazione Socio Culturale l’Incrocio delle Idee e il Faito Doc Festival, alla quale hanno partecipato numerosi cittadini interessati al percorso di vita di Mimmo Lucano, le sue lotte per accogliere centinaia di donne e di uomini provenienti da aree di guerra e la rinascita della sua RIACE.’. Ma più nello specifico, cittadini interessati alla problematica, quanto mai attuale, degli emigrati, dell’accoglienza, dell’integrazione e tanto altro.
Un documentario che ha aperto la XVII edizione del “Faito Doc Festival” che ha avuto come tema “RADICI”. Festival che ha visto la proiezione di 50 documentari provenienti da 22 paesi diversi.
Presente all’iniziativa Turi Finocchiaro direttore artistico del festival che nel suo intervento di saluto ha illustrato per sommi capi l’edizione 2024 e annunciato il tema dell’edizione del 2025 che sarà titolata “Con tatti”.
Dopo l’intervento della presidente del sodalizio Giovanna Massafra è stata Daniela Vitale, collaboratrice del Faito Doc Festival e socia dell’associazione l’Incrocio delle Idee a dialogare con Chowdhuru Surname, del Bangladesh e Mustafa Ahmed nato in Somalia e proveniente dall’Etiopia.
Due importanti testimonianze, due storie differenti, due situazioni complessivamente positive ma che hanno messo in campo una serie di interrogativi e soprattutto la necessità di attivarsi per conoscersi e farsi conoscere per giungere ad una e concreta integrazione nel rispetto e il riconoscimento reciproco di usi, tradizioni e cultura soggettiva.
Un docufilm che ha raccontato dunque una positività iniziale e un dramma avvenuta nel tempo con la condanna spropositata, di Lucano, e che ha messo in campo un preciso messaggio politico.
A film concluso un grande e caloroso applauso, ma anche applausi alle due testimonianze.